rimarchevole…

un blog di provincia…

Arriva Sonia in difesa dei prati

Un altro esempio in questo zozzo 2012, in contemporanea quello dei Cittadini attivi di San Lazzaro ( l’obiettivo dei quali è quello di creare una comunità solidale e capace di autogestire gli spazi del quartiere), in difesa degli spazi verdi: Sonia Machado, che vive a Fano ed è nata in Brasile, ha deciso di intervenire di persona per dare un buon esempio pratico di cura del verde pubblico. Dopo aver ascoltato un amico che le raccontava lo strano fenomeno che si compie ogni qualvolta i fossi lungo la statale si riempono d’acqua (bottiglie e rifiuti galleggianti ovunque), e aver lei stessa notato il degrado delle vie che percorre facendo jogging, ha deciso di mettersi i guantoni… e di prendere il rastrello. Da parecchio tempo ormai utilizza le sue giornate libere per pulire metodicamente, metro dopo metro, sia la statale verso Pesaro che alcune delle vie contornate da verde più inzozzate di Fano, come via Papiria.
Decine e decine di sacchi di vetro, plastica, alluminio, che poi carica in macchina.

Nessuna reazione da parte di chi quelle strade dovrebbe pulirle, come Anas, tristemente nota del resto per l’usana di far tagliare le erbe sui cigli stradali senza invece rastrellare le immondizie (che finiscono triturate), o per lo spargimento dell’agente arancio sui bordi delle strade, quello strato velenoso e giallognolo che gli fa risparmiare manodopera.
In compenso molti cittadini e cittadine che si fermano a parlare con lei.
Non è scontato che i bordi delle nostre strade, dei fiumi, di tutte le aree urbanizzate, siano contornate da monnezza: è una questione di cultura capire e far capire che i rifiuti vanno riciclati e smaltiti con senso di responsabilità, e che chi crede di fare il furbo va stoppato. Certo, quello dei rifiuti negli spazi pubblici è solo uno dei segnali del disprezzo verso la natura proprio di una cultura che adora solo i soldi e le macchine. Sappiamo bene cosa si nasconde dietro la parvenza rispettabile di certi industriali e di certi politici (tanti): con le loro leggi che gli consentono di inquinare e devastare il territorio, ne sanno qualcosa i comitati locali che si battono per evitare altri scempi.
Del degrado degli spazi urbani e delle aree naturali si occupano da decenni le associazioni naturalistiche (ormai tradizionale la campagna Puliamo il mondo) ma anche piccoli gruppi di persone che amano la natura e il posto dove vivono, come coloro che animano la annuale Pulizia del fiume Bosso.
Del degrado si occupano anche coloro che documentano, ricercano, segnalano le forme del rifiuto:  industriale, urbanistico, urbano, negli spazi antropizzati, come il fotografo Lorenzo Amaduzzi.
…Auspichiamo una iniziativa comune? 

Francesca Palazzi Arduini

(foto: Valentin Mattewly).