Il Resto del Carlino di oggi, 21 giugno, ci dà notizia che Don Giacomo Ruggeri, ex addetto stampa della Curia fanese, già condannato per la vicenda che lo vide adescare una parrocchiana tredicenne, è ora editorialista del quotidiano della ‘santa Sede’.
Con il suo “Il silenzio a caro prezzo” (non temete, non si riferisce agli assegni devoluti dai vescovi alle famiglie di vittime minorenni) sul sovra-utilizzo degli strumenti digitali, il neo-opinionista, che è anche consulente di una casa editrice, ci mette in guardia sui pericoli dell’era digitale.
Molto interessante lo scrivere in prima persona, per cui l’esistenza nel mondo virtuale: “È quella che definisco la “pelle digitale”: si riproduce continuamente nel nutrire la mia persona viralizzata nei social, nel fornirgli cibo abbondante a suon di foto, video, post e soprattutto follower. ”
E’ così che questo prete, che in passato aveva usufruito della ben nota magnanimità della Chiesa verso i peccati, soprattutto verso i propri, trova un nuovo pericolo da analizzare, seguire, sul quale consigliare, guarda caso proprio quel mondo virtuale in cui la sessualità è prima tra gli argomenti di interesse.
E in questo caso l’Osservatore, dopo tanti anni, non è più l’Osservato.
Femminismi blog.
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